Sabato 28 maggio si è conclusa la 75a edizione del Festival di Cannes. Come ogni anno, l’evento ha richiamato l’attenzione del mondo intero.

Per il festival francese, come per gli Oscar e i nostrani David, si è trattato di un ritorno alla normalità dopo le edizioni in pandemia.

Infatti l’anno scorso il festival si era tenuto insolitamente a luglio pur di arginare le restrizioni dovute al CoVid sfruttando l’estate. Quest’anno, invece, Cannes ha visto brillare le proprie stelle nel consueto slot di maggio.

Come da tradizione, il film d’apertura del festival si prende uno sguardo speciale da parte dei riflettori. Quest’anno è toccato a Michel Hazanavicius con il suo Coupez!, commedia che sfocia nell’horror “zombesco”.

Nell’edizione appena conclusasi la giuria internazionale era presieduta dall’attore Vincent Lindon. Proprio lui è il protagonista di Titane di Julia Ducornau, che l’anno scorso ha vinto la Palma d’oro.

Adesso andiamo a vedere insieme i premi principali assegnati ai film in Concorso.

La Palma d’oro

Sveliamo subito chi si è aggiudicato il premio più importante. la Palma d’Oro. Il film vincitore è Triangle of Sadness dello svedese Ruben Östlund: due fidanzati affrontano i dubbi della loro relazione nel bel mezzo di un naufragio. Il rapporto di coppia si sviscera fra le insidie dei bizzarri compagni di sventura.

Ruben Östlund in August 2014 (photo by Frankie Fouganthin)

Östlund non è assolutamente un novizio del Festival di Cannes. Nel 2017 ha vinto la sua prima Palma d’oro con The Square, mentre nel 2014 ha portato a casa il premio della Giuria Un Certain Regard grazie a Forza Maggiore. Con Östlund la Svezia può assolutamente fregiarsi di una tradizione cinematografica degna di Ingmar Bergman.

Gli altri premi

Il Gran Prix Speciale della Giuria, il premio più importante dopo la Palma d’oro, vede ben due vincitori in ex aequo: Close di Lukas Dhont e Stars at Noon di Claire Denis.

Veniamo agli attori. Il premio per la migliore interpretazione femminile è andato a Zahra Amir Ebrahimi per Holy Spider. Il corrispettivo maschile è stato vinto da Song Kang-ho per Broker.

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La miglior regia è di Park Chan-wook, che ha diretto Decision to leave. Tarik Saleh, infine, si è portato a casa il premio alla miglior sceneggiatura per Boy from Heaven.

L’Italia risponde presente!

Il Bel Paese non ha certo sfigurato a Cannes 2022. Il premio della giuria ha un sapore tutto italiano grazie al trionfo de Le otto montagne. Il film, benché diretto dai belgi Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, è l’adattamento dell’omonimo romanzo di Paolo Cognetti. Inoltre il cast è tutto italiano, guidato dagli ormai irrefrenabili Luca Marinelli e Alessandro Borghi. Il premio è condiviso nell’ex aequo con EO di Jerzy Skolimowski.

Non ci accontentiamo di questo! Anche sul fronte dei cortometraggi siamo riusciti a trionfare. Il barbiere complottista di Valerio Ferrara è stato eletto vincitore nella sezione Cinef. Una grande primavera per Ferrara, che con Notte romana era anche arrivato alla cinquina dei David per il miglior cortometraggio.

Se ti interessa approfondire i David del 2022 ti consigliamo il nostro articolo: David di Donatello 67: Vincitori e vinti

Al di là del concorso

Il festival di Cannes è una vetrina di prim’ordine per qualsiasi cineasta, a prescindere dal mettersi in lizza per aggiudicarsi un premio. La famosa area del fuori concorso promette sempre dei gioielli, spesso cari al grande pubblico. Quest’anno il film fuori concorso che ha fatto più rumore, quanto il rombo di un aereo, è senza dubbio Top Gun: Maverick. Il sequel (a più di tre decenni di distanza) del film che ha proiettato Tom Cruise nell’olimpo di Hollywood ha esaltato il pubblico del festival. Cruise e il suo film sono stati omaggiati con il passaggio di alcuni caccia francesi sulla Croisette, il lungomare su cui si svolge il festival. Il divo di Top Gun ha anche ricevuto una Palma d’oro onoraria.

Fuori concorso si è presentata un’altra perla italiana. Jasmine Trinca, giurata in questa edizione, ha offerto alla sala Marcel!, il suo film d’esordio alla regia. Inutile dire che l’attrice, e ora regista, ha deliziato la kermesse con la sua grazia e il suo glamour.

Jasmine Trinca (photo by Nicogenin)

E anche per quest’anno ci congediamo da Cannes. La festa è finita, ma ci ha lasciato una marea di storie da guardare. L’estate è alle porte, sappiamo come impiegarla.