Il 3 maggio negli Studi di Cinecittà si è tenuta la 67° edizione degli ambiti David di Donatello, i premi del cinema più prestigiosi di Italia. A presentare la serata è stato l’immortale Carlo Conti, affiancato dall’astro nascente Drusilla Foer, che quest’anno si trova quindi a calcare un altro palco importantissimo dopo quello di Sanremo.

Anche noi di Action Academy siamo stati presenti a questa meravigliosa serata, per celebrare assieme alle stelle che hanno sfilato sul Red carpet il glorioso Cinema Italiano. A calcare il tappeto rosso, infatti, anche il nostro Nando Moscariello, produttore e presidente di Action Academy.

Nando Moscariello e Gabriel Garko sul Red carpet David 67

I David tornano in bellezza, dopo i due anni di pandemia che ne avevano ridimensionato l’organizzazione. Il Cinema Italiano che conta c’è tutto: star candidate, come Luca Marinelli e Toni Servillo, ma anche attori come Gabriel Garko, che semplicemente ci tengono a vivere i momenti importanti del Cinema in diretta.

La serata è dominata da due film molto diversi tra di loro, entrambi già nella storia del Cinema italiano: da una parte È Stata la Mano di Dio, film di Paolo Sorrentino candidato agli Oscar come Miglior Film Internazionale, porta a casa il premio al Miglior Film e alla Miglior Regia, oltre che quello per la Migliore Attrice Non Protagonista e il David Giovani; dall’altra il film più costoso della storia del Cinema italiano, con i suoi 12 milioni circa di budget, Freaks Out di Gabriele Mainetti, che si aggiudica una miriade di premi “tecnici”, come Miglior Produttore, Miglior Scenografo, Miglior Truccatore, Miglior Acconciatore e la meritatissima statuetta per i Migliori Effetti Visivi. I due film poi hanno addirittura condiviso un premio in ex aequo per il Miglior Autore della Fotografia.

Gabriele Mainetti, September 2017.jpg di Lega Nerd (CC BY 3.0)

Le pellicole Qui Rido Io ed Ariaferma si dividono gran parte delle altre statuette, insieme al film documentario di Giuseppe Tornatore dal titolo Ennio, sulla vita del grandissimo compositore Ennio Morricone.

A rimanere a bocca asciutta, nonostante le sue 11 candidature è il cinefumetto tutto italiano dei Manetti Brothers sul famigerato antieroe Diabolik: il film, nonostante il successo commerciale e la presenza di un cast di eccezione che vedeva Luca Marinelli, Miriam Leone e Valerio Mastandrea tra i protagonisti, riesce ad aggiudicarsi solamente la statuetta per la Miglior Canzone Originale, firmata Manuel Agnelli.

Manetti Bros Venezia.jpg di Pietro Luca Cassarino (CC BY-SA 4.0)

A vincere il premio per la Miglior Regia Esordiente è la 32enne Laura Samani con il suo film Piccolo Corpo, uno struggente film simbolico che attraverso la mitologia cristiana racconta il viaggio di una madre per salvare il figlio da un orribile destino.

L’atteso premio al Miglior Film Internazionale viene assegnato a Belfast, reduce dal successo agli Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale, mentre il David dello Spettatore viene assegnato al nuovo film dei Me Contro Te, che si confermano re del botteghino. A Sabrina Ferilli ed Antonio Capuano vengono assegnati dei David Speciali, mentre la grandissima Giovanna Ralli ha ricevuto un David alla carriera.

Una serata bellissima per riportare in alto la settima arte, che in questi due anni ha ricevuto un duro colpo: in questo momento il messaggio del Cinema Italiano e dei David di Donatello è forte e chiaro: il Cinema Italiano sta tornando e non ha niente da invidiare a quello straniero.